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Archivio mensile:ottobre 2014

LA MALATTIA MENTALE DI QUESTO MOMENTO

Ieri mentre ero in sessione di coaching mi venivano continuamente in mente le parole di Eckart Tolle scritte in Un nuovo Mondo: “..il normale stato della mente della maggior parte degli esseri umani contiene un fortissimo elemento di quello che potremmo chiamare disfunzionalità o, perfino pazzia“. Perché il più grande Maestro spirituale vivente usa concetti e parole così forti? E perché parla di pazzia e quindi di malattia mentale in maniera così aperta e diretta?

Sono parole forti ma assolutamente giustificate. La malattia di questo momento è mentale e diviene successivamente emotiva ed infine fisica. La malattia mentale che viene definita dallo stesso Eckart Tolle come ego va secondo me meglio delimitata perchè nell’ego potrebbero rientrare mille sfaccettature differenti (Tolle ritiene che l’ego sia l’identificazione totale nella forma).

La malattia mentale discende da una struttura rigida del subconscio che ci permette di vedere soltanto ciò che ritieniamo essere giusto per noi. C’è in questo momento una fortissima opposizione delle personalità rigide rispetto a tutto ciò che è e ciò che sta avvenendo.

matti

Ma cosa c’è dietro questa concezione? Direi sicuramente giudizio, colpa, convinzioni rigide, forza penetrativa nel volere le cose, non accettazione. Insomma una concezione della vita, del mondo, di noi stessi così piccola, rattrappita e rigida da non accogliere il dinamismo così potente che caratterizza questi tempi. NON CE LA POSSIAMO FARE AD ACCETTARE CHE IL MONDO POSSA EVOLVERSI IN MANIERA DIFFERENTE RISPETTO A CIO’ CHE AVEVAMO PENSATO OSTINATAMENTE E NON ACCETTIAMO.

Questa opposizione serrata crea sofferenza ed un potenziale energetico negativo e quindi EMOZIONI NEGATIVE.

Naturalmente le cose continueranno ad andare avanti in un certo modo e noi continueremo a soffrire ed ammalarci. Ma noi siamo già malati fin dal principio, fin da quando giudichiamo così rigidamente ciò che va bene e ciò che non va bene! Noi siamo così fortemente convinti che la vita sia ingiusta e che le cose non possano andare avanti così che ci deprimiamo, ci frustriamo, proviamo rabbia ed ogni genere di emozione distruttiva. E non siamo capaci di trasformare questo piombo in oro perché non applichiamo i principi dell’alchimia.

Questa energia di opposizione è UNA ENERGIA MASCHILE AL 100% ed una energia che contrasta fortemente con quella femminile richiesta dalla nuova era. Caratteristiche emotive e di pensiero richieste dalla nuova era:

  • ACCOGLIENZA
  • ACCETTAZIONE
  • NON GIUDIZIO
  • AMORE INCONDIZIONATO
  • RESPONSABILITA’ PERSONALE

Da questo coacervo di pensieri ed emozioni nasce la malattia fisica che è soltanto uno scaricamento di tutte le tensioni e tossine interiori accumulatesi in anni ed anni.

LA MALATTIA FISICA E’ UN PROCESSO MOLTO COMPLESSO CHE HA LA RADICE NELLA DISFUNZIONALITA’ MENTALE!

 

Di queste cose e molto altro parleremo alla CONFERENZA DEL 12 NOVEMBRE PRESSO SPAZIO INTERIORE -ROMA.

Finalmente saremo a Roma il 12 Novembre con una conferenza gratuita di circa due ore e 1/2 sull’autoguarigione. A Spazio Interiore ecco il link e le istruzioni su come prenotarsi http://www.spaziointeriore.com/eventi/icalrepeat.detail/2014/11/12/409/-/la-nuova-era-della-guarigione. I posti sono limitati.

 

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Dobbiamo imparare a danzare con la paura

BRANO TRATTO DAL LIBRO “IL MOMENTO QUANTICO”, LALBERO EDIZIONI, 2012 di Luigi Miano

Il libro è acquistabile online qui http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-momento-quantico-libro.php

paura

 

In inglese paura si scrive fear e qualcuno ha anagrammato la parola in False Evidence Appearing Real, una falsa evidenza che appare reale.
Una bellissima frase di Franklin Roosvelt: «Non abbiamo nulla di cui aver paura tranne la paura stessa».
La paura è una nostra rappresentazione mentale riguardante un evento futuro.
La paura ci fa apparire spaventoso quello che è soltanto rappresentato nella nostra mente.
Cosa produce?
La paura produce schemi di pensiero negativi, rappresentazioni mentali depotenzianti e convinzioni che ci indeboliscono e ci privano di energia.
La paura è associata ad emozioni negative e quindi attrae proprio ciò che si teme ed a cui si pensa più intensamente.
La paura alimenta proprio ciò verso cui la indirizziamo. Stiamo dando linfa alle cose che vorremmo in realtà tenere lontano.
Come dice il grandissimo Napoleon Hill in La legge del successo, Gribaudi: «La paura ci blocca e ripone le nostre funzioni in un deposito frigorifero. Voi vi bloccate quando avete paura. Cosa è la paura? Solo un dire:  ho paura».
I nostri processi vitali rallentano, il sangue affluisce verso gli arti e viene quindi distolto dagli organi vitali compreso il cervello. Giustamente scrive Hill che le nostre funzioni vengono riposte in un deposito frigorifero.
Quindi siamo meno intelligenti e funzioniamo peggio.
Possiamo seriamente ammalarci.
La paura si può gestire e come?
Innanzitutto avvicinandoti con prudenza e rispetto proprio a quelle cose che temiamo. Come? Affrontandole, anche se a piccoli passi affrontandole.
Come dice Anthony Robbins dobbiamo imparare a danzare con la paura, accompagnarla con dei movimenti che siano armoniosi con essa.
Wayne Dyer sostiene che sia utile usare la curiosità nei confronti delle cose che temiamo maggiormente. La paura non  si fronteggia con le battaglie.
 

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CONFERENZA GRATUITA A ROMA

MERCOLEDI 12 NOVEMBRE

LA MALATTIA SECONDO HAMER – LA NUOVA ERA DELLA GUARIGIONE

CONFERENZA GRATUITA A SPAZIO INTERIORE ROMA

 

malattia

Che cos’è la malattia? La malattia è un simbolo come del resto tutto il nostro corpo è simbolico di ciò che siamo e del nostro percorso come anime. Sta a noi cercare di cogliere il messaggio e capire il significato nascosto dietro un simbolo. Questa nuova attitudine permette di dare un senso ai conflitti biologici che si stanno vivendo in modo da risolverli ed integrarli nel proprio percorso evolutivo.
Un atteggiamento del genere comporta un totale cambio di paradigma, non siamo più vittime ma ci assumiamo la totale responsabilità di quello che ci sta accadendo, malattia compresa.
In questo modo attraverso l’accettazione e l’accoglienza è possibile permettere alla natura di esprimere la sua potenza risanatrice ed equilibratrice che ci fa riappropriare del nostro potere di auto-guarigione.
Questo tragitto interiore può essere un vero e proprio percorso di risveglio o un principio di risveglio.

Per prenotare la conferenza ad ingresso libero clicca qui http://www.spaziointeriore.com/eventi/calendario/icalrepeat.detail/2014/11/12/409/-/la-nuova-era-della-guarigione.

Posti limitati.

 

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IO NON VOGLIO COOPERARE!

IO NON VOGLIO COOPERARE!

Sono anni che offro cooperazione e cerco cooperazione tramite collaborazioni, accordi, iniziative comuni, pubblicità reciproca. Visto che nel mio prossimo corso di Padova “l’Azienda quantistica” (info dettagliate qui http://www.luigimiano.com/due-corsi-super-padova/) parlerò insistentemente di questa tematica ritenendola cruciale per la sopravvivenza di qualsiasi azienda, sto in questi giorni spingendo molto sulle proposte di collaborazione. Lo faccio per me ma anche a titolo di sperimentazione per tastare il polso del mercato e comprendere a che punto ci troviamo come collettività. Posso sinceramente dire che il risultato è molto deludente. Il 90% dei contattati non offre alcuna cooperazione e non è disposto a riceverla. Questo mi lascia sgomento ed a volte amareggiato. Naturalmente questi episodi non mi scoraggiano anzi danno un significato ancora più impegnativo ed urgente alla mia missione. Sicuramente tirando le somme posso scrivere che siamo molto in ritardo, aggiungerei drammaticamente in ritardo.

Venditore solitario

 

 

Veniamo ai perché non si offre cooperazione e non si è disponibili ad iniziare processi di gestione condivisa. Il motivo conduttore che verifico è che c’è molta chiusura. Forse la crisi e la conseguente paura di perdere, forse una mentalità ancora più Darwiniana e competitiva del passato e degli attaccamenti fortissimi (alle conoscenze, alle idee, alla propria organizzazione). Si tende a proteggere ci che si ha e questo diventa l’obiettivo dominante.

Si leggono proposte come la mia invasive e minacciose. Tra l’altro io personalmente molte volte ho mandato clienti da qualcun altro senza avere nessuno scambio apparente (in realtà il ritorno è enorme ma intangibile). Cercando di ragionare nell’ottica del servizio piuttosto che del beneficio personale.

Cerchiamo di ricordare alcuni principi spirituali, esoterici e di equilibrio energetico:

  1. Noi non possediamo nulla sia materialmente che immaterialmente. Le idee sono di tutti, le organizzazioni appartengono alla collettività e ciò che facciamo ci vede strumenti di forze superiori;
  2. uno dei capisaldi per riuscire ad emergere nell’ambito di una crisi profonda e strutturale è creare condivisione. Quando si creano soluzioni condivise quelle soluzioni hanno in sé una forza intuitiva maggiore;
  3. la competitività non funziona e ci ha portato fin qui (in una situazione estrema). La concorrenza e concentrarsi sulla concorrenza è frutto di una mente che ha paura della povertà, e crede che tutto sia limitato e che non ci siano possibilità per ciascuno. Invece le opportunità di abbondanza sono illimitate,
  4. una mentalità al servizio non si pone la questione se ci guadagnerà oppure no. Piuttosto la domanda principale è: cosa ho da offrire oggi al mondo? Quale valore sono disponibile a condividere?;
  5. quando vengo a conoscenza di informazioni importanti ho il dovere di condividere queste informazioni e di metterle a disposizione di chi ne abbia bisogno.

Ora ti chiedo di guardarti dentro e chiederti se stai cooperando, se sei aperto a collaborazioni in vista di una finalità comune oppure se sei chiuso, hai paura e senso del rifiuto..

 

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