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Archivio mensile:agosto 2015

COME FACCIO A LAVORARE SULLE EMOZIONI? Dalle elementari all’università..

COME FACCIO A LAVORARE SULLE EMOZIONI? Dalle elementari all’università..

Ti sei mai trovato/a nella situazione di sentirti affogato nelle tue emozioni e non sapere come venirne fuori? Oppure a seguito di un attacco d’ira accorgerti che sei diventato una mostruosità e pentirtene? Oppure di non aver potuto fare qualcosa a causa delle emozioni negative che ti hanno bloccato?

Gli esempi possono essere tantissimi, noi conviviamo con questi stati tutti i santi giorni. E molte volte non ci poniamo la questione se possiamo uscirne e non farci vivere, schiacciare e dominare dalla emozioni.

Il solo chiederci: “posso essere io a gestire me stesso in queste situazioni?” può aiutarci a definire uno stato di consapevolezza differente.

E’ il primo passo e poi si può iniziare con altro spirito a guardare le emozioni.

emozioni

Nella prima fase si deve avere un approccio più psicologico: le individuo, gli do un nome, le aiuto ad emergere e le esprimo. ALFABETIZZAZIONE EMOZIONALE.
E’ come andare un pochino alle elementari, comincio a imparare a leggere e scrivere. Come si scrive tristezza? Dove sta la mia tristezza? E la rabbia? Ora esprimi la tua tristezza, falla emergere..

Non possiamo però rimanere alle elementari per tutta la vita. Dobbiamo fare il salto ed andare alle medie ed alle superiori.

Inizia allora la fase complicata dell’osservazione. Così come alle medie comincio ad avere a che fare con tante materie ed aumenta il livello di responsabilità perché devo fare i compiti tutti i giorni così dovrò fare per le mie emozioni. Devo cominciare ad imparare cosa significa osservare, essere testimoni e ricordarmi di me stesso.

Questo significa che tra me e le emozioni comincia a costruirsi un io centrale che osserva come fosse al cinema e non si sente più l’emozione stessa, non si identifica. E riesce allora a provocare degli stati differenti, un attrito un fuoco che mette in movimento delle trasformazioni. In presenza, in ricordo di chi sono riesco a rompere una catena meccanica fatta di abitudini neurali ed associazioni chimiche.

Quello delle medie e delle superiori è un lavorone!

Ma il bello deve ancora venire. Perché non solo possiamo lavorare con il testimone sulle emozioni ma possiamo trasformarle e creare un corpo per l’anima. Attraverso il lavoro precedente (che in alchimia viene denominato nigredo) le emozioni prendono un’altra densità e divengono atomi leggeri. Entriamo così in connessione con il cuore (che a sua volta è direttamente connesso all’anima). E le emozioni divengono superiori, positive, trascinanti.

Siamo laureati possiamo gestire il nostro vissuto emozionale, sappiamo dare l’energia che serve al momento giusto. E’ un potere enorme che vale la pena acquisire.

A Roma al prossimo incontro del laboratorio di leadership parleremo e fare delle esercitazioni proprio sulle emozioni. C’è ancora un posto massimo due clicca qui per informazioni dettagliate https://www.smore.com/n4kq6-scuola-pratica-di-leadership-a-roma.

 

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Vai in vacanza? Allora lavora!

Una curiosità qual’è l’etimologia della parola vacanza?

Vacantia neutro plurale sostantivato di vacans, participio presente di vacare essere vuoto, libero.

Interessante vero? Fare il vuoto, liberare..E tu cosa stai facendo in questo momento? Sei in vacanza? Hai fatto il vuoto o il pieno?

Sai cosa intendo..

In quest’ultima settimana ho avuto modo di lavorare su di me con una intensità pazzesca, mentre facevo il vuoto mentale ed emotivo.

Mi sono continuamente osservato sul piano fisico, mentale, emozionale ed anche spirituale.

Ma per fare questo serve una dote importantissima. Sai quale?

LA VOLONTA’

Ti sarai reso conto anche tu delle difficoltà che ci sono nell’osservarsi in quanto si viene continuamente risucchiati dalla meccanicità, dall’ordinarietà, dagli automatismi.

E’ un lavoro enorme quello di far funzionare volutamente una macchina che è sempre andata avanti da decenni per forza di inerzia ed in maniera abitudinaria.

Ci sono collegamenti neurali, abitudini chimiche e neurologiche, aree del cervello abituate ed altre non utilizzate.

Tante troppe cose di noi funzionano così da sempre e lasciamo che siano così e allora non diventiamo mai individui.

bab1

ESERCIZI

Pensa soltanto al tuo corpo, ti sei mai soffermato a sentirlo? Risali il tuo corpo dai piedi alla testa e senti se ci sono doloretti o tensioni.

Prova a farti una passeggiata usando solo la tensione muscolare delle gambe (cioè dei muscoli del corpo che servono) e renditi conto di quanti e quali muscoli inutili hai sempre utilizzato o mantenuto in tensione

prova ora a passeggiare rilassando i muscoli che non servono e mantenendo la giusta tensione con le gambe senza alienarti e quindi osservando bene l’ambiente che ti circonda

Non è fantastico?

So che ora stai passando dei momenti piacevoli con la tua famiglia e con il tuo fidanzatino /a  e che ti senti bene e che non vuoi rotture di esercizi, ma è questo il momento di lavorare su di sè attraverso l’osservazione dei nostri centri. Ma potrebbe che e bastare pochissimo per farti arretrare: un fastidio, un piccolo incidente, il fidanzatino che ti infastidisce, le mutande pulite che non trovi..

Ed ecco che ricomincia il ciclo meccanico: fastidio, pensieri, emozioni, reazioni del corpo etc.. E finisce la favola, l’idillio. Non sto più bene: a cosa servono allora queste cavolo di vacanze?

Che pensieri ti stanno attraversando ora? E che emozioni stai provando? Osservale senza giudizio, con purezza. Di chi sono questi pensieri e emozioni? E chi sta osservando? Non senti che qualcosa cambia?

che la macchina, il burattino sembra trasformarsi per un attimo in un individuo e allora la vita, il mondo sembra trasformarsi per sempre, e tu non sarai più quello che eri un attimo fa?

Noi siamo qui per evolverci, per renderci consapevoli, per divenire degli individui.

Segui la strada dell’osservazione e della volontà e non sbaglierai mai!

 

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