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Vai in vacanza? Allora lavora!

Una curiosità qual’è l’etimologia della parola vacanza?

Vacantia neutro plurale sostantivato di vacans, participio presente di vacare essere vuoto, libero.

Interessante vero? Fare il vuoto, liberare..E tu cosa stai facendo in questo momento? Sei in vacanza? Hai fatto il vuoto o il pieno?

Sai cosa intendo..

In quest’ultima settimana ho avuto modo di lavorare su di me con una intensità pazzesca, mentre facevo il vuoto mentale ed emotivo.

Mi sono continuamente osservato sul piano fisico, mentale, emozionale ed anche spirituale.

Ma per fare questo serve una dote importantissima. Sai quale?

LA VOLONTA’

Ti sarai reso conto anche tu delle difficoltà che ci sono nell’osservarsi in quanto si viene continuamente risucchiati dalla meccanicità, dall’ordinarietà, dagli automatismi.

E’ un lavoro enorme quello di far funzionare volutamente una macchina che è sempre andata avanti da decenni per forza di inerzia ed in maniera abitudinaria.

Ci sono collegamenti neurali, abitudini chimiche e neurologiche, aree del cervello abituate ed altre non utilizzate.

Tante troppe cose di noi funzionano così da sempre e lasciamo che siano così e allora non diventiamo mai individui.

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ESERCIZI

Pensa soltanto al tuo corpo, ti sei mai soffermato a sentirlo? Risali il tuo corpo dai piedi alla testa e senti se ci sono doloretti o tensioni.

Prova a farti una passeggiata usando solo la tensione muscolare delle gambe (cioè dei muscoli del corpo che servono) e renditi conto di quanti e quali muscoli inutili hai sempre utilizzato o mantenuto in tensione

prova ora a passeggiare rilassando i muscoli che non servono e mantenendo la giusta tensione con le gambe senza alienarti e quindi osservando bene l’ambiente che ti circonda

Non è fantastico?

So che ora stai passando dei momenti piacevoli con la tua famiglia e con il tuo fidanzatino /a  e che ti senti bene e che non vuoi rotture di esercizi, ma è questo il momento di lavorare su di sè attraverso l’osservazione dei nostri centri. Ma potrebbe che e bastare pochissimo per farti arretrare: un fastidio, un piccolo incidente, il fidanzatino che ti infastidisce, le mutande pulite che non trovi..

Ed ecco che ricomincia il ciclo meccanico: fastidio, pensieri, emozioni, reazioni del corpo etc.. E finisce la favola, l’idillio. Non sto più bene: a cosa servono allora queste cavolo di vacanze?

Che pensieri ti stanno attraversando ora? E che emozioni stai provando? Osservale senza giudizio, con purezza. Di chi sono questi pensieri e emozioni? E chi sta osservando? Non senti che qualcosa cambia?

che la macchina, il burattino sembra trasformarsi per un attimo in un individuo e allora la vita, il mondo sembra trasformarsi per sempre, e tu non sarai più quello che eri un attimo fa?

Noi siamo qui per evolverci, per renderci consapevoli, per divenire degli individui.

Segui la strada dell’osservazione e della volontà e non sbaglierai mai!

 

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SIAMO PROGRAMMATI..

Oggi ti trovi dove ti trovi primo perché è giusto che sia così e l’hai scelto (assumiamoci le nostre responsabilità).

In second’ordine ma molto importante noi siamo  frutto di una pesante profonda programmazione a livello subconscio.

E’ come se vivessimo per 30 o 40 anni sotto gli influssi della ipnosi e ad un certo punto ci sentissimo completamente fuori posto. Perché mi trovo qui? Che cosa sto facendo in questo posto? Ma non mi appartiene tutto questo.. non è la mia vita. Come quando guidi l’automobile e mentre sei sopraffatto dai pensieri ti ritrovi al punto di arrivo. Oppure peggio ancora percorri una strada abituale quando devi in realtà andare da qualche altra parte.

Noi siamo programmati, da chi? Dal Sistema e per sistema intendo tutto: media, famiglia, istituzioni, scuola, chiesa etc. Noi subiamo una profondissima programmazione mentale, subconscia, emotiva ed anche spirituale per quel poco che rimane di spirituale in questo mondo. Non tutti i protagonisti di questa programmazione ne sono consapevoli anzi. Direi che la gran parte hanno subito a loro volta la programmazione. I nostri genitori per esempio nella gran parte dei casi sono in buona fede anzi sono vittime essi stessi. Così come gli insegnanti non si rendono conto di cosa stia accadendo. Un maggiore livello di responsabilità e coscienza la hanno i media e poi vengono i Deus ex Machina coloro che non si sa chi siano che hanno interesse che si allevino orde di programmati.

Naturalmente c’è interesse collettivo affinché la massa della collettività rimanga completamente ignorante dei meccanismi che la attraversano e che sia nel sonno profondo.

Immagina la nostra personalità come un icerberg: il 95% di essa è sotto il livello dell’acqua e quello che emerge è soltanto il 5%. Quindi noi siamo sotto scacco di questo 95% ossia la nostra parte subconscia dominata da emozioni, pensieri, idee fisse, convinzioni etc.

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Noi non agiamo ma reagiamo all’ambiente sulla base di impulsi automatizzati non controllati. L’evento esterno è una miccia che da l’avvio ad un circuito pensieri-emozioni-azioni. I problemi sai da cosa nascono? Da due fattori: identificazione e inconsapevolezza.

Identificazione

Noi siamo completamente assorbiti dalla nostra mente ed emozioni. Noi crediamo di essere i pensieri, la mente e le emozioni. Sappi che tu non sei nulla di tutto ciò ma uno stato di coscienza che va oltre. La mente ha bisogno di tutto questo per poter sopravvivere. Ma l’identificazione non soltanto non procura benessere interiore e pace ma non ci permette di dirigere le nostre azioni e di conseguenza la vita.

Inconsapevolezza

Viviamo le nostre esistenze quotidiani come zombie, automi completamente avvolti nel sonno procurato dai programmi automatici. Non ci rendiamo conto di poter osservare quello che avviene attraverso i processi mentali-emotivi essendo testimoni.

Dobbiamo continuamente osservarci e prestare attenzione sia alla nostra mente che al corpo. Quando siamo in preda ad emozioni incontrollabili occorre frenare la valanga prima che sia troppo tardi accorgendoci di quello che sta succedendo.

Quindi occhi aperti ed attenzione!

 

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