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MANDRIE DI BUOI SI MUOVONO

17 Set

Mandrie di buoi si muovono..Oggi, in questa mattinata uggiosa, mi muovo per le vie della città, di mattina presto. In stato di presenza, osservo, camminando. A passo veloce, sono presente, mi richiamo al ricordo, ed osservo consapevolmente e senza giudizio. Osservo masse di buoi con i paraocchi che si muovono verso le loro celle di prigionia. Vanno verso la loro prigionia di otto/dieci ore consecutive. MI chiedo: chissà quali saranno i loro pensieri. Forse: “sono disperato, non ce la faccio più, adesso mi devo fare un ‘altra giornata”. Oppure con la mente possono essere già al domani o alla sera del giorno stesso.

mandrie

Il lavoro? ormai ridotto ad una miseria costrittiva. E gli esseri umani? Schiavi ignari di esserlo. Spintonano sugli autobus per arrivare prima nelle prigioni, fanno la fila per inserire il badge che li marchia, vanno a passo veloce per non essere puniti.

Eppure pochissimi di loro potranno avere il coraggio di scegliere una vita differente. Di affrontare una vita lavorativa autonoma e con uno spirito da guerriero. Guai a chi lascia il lavoro per scelta autonoma, e guai a si lasci guidare dal cuore anziché dalla ragione. Tu servo come osi ribellarti ad un ordino costituito che ti permette di avere un’ora d’aria ogni tanto.

E’ una condanna tutto questo? Una condanna in attesa di qualcosa che si chiama pensione o forse è meglio scrivere un’attesa della fine?

Uno stato di presenza può aiutarci tantissimo a guardare le cose in una maniera capovolta, a vincere le paure e le ossessione. Lo stato di presenza può farci uscire verticalmente da una situazione obiettivamente insostenibile.

In ogni caso chi non si muoverà oggi, chi non fare le proprie scelte si troverà da un giorno all’altra di fronte al fatto compiuto. Se non sarà preparato subirà il nuovo ordine delle cose come una separazione, un lutto e le conseguenze saranno importanti

Ecco un piccolo brano tratto dal mio Sogno o son sveglio, edizioni Sensoinverso, 2013:

Oggi milioni di persone sopportano lavori detestabili a cui rimangono appesi con un labile filo. Oggi si fa passare il lavoro per concessione di grazia da parte del datore di lavoro. Si va avanti a minacce. Se vuoi mantenere questo posto di lavoro devi adeguarti. O ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra. E qualcuno si butta dalla finestra sul serio…tragicamente. Il lavoro non è più elevazione dell’essere umano, realizzazione di tutti i talenti e le capacità, creatività in azione. Ma semplice sopportazione di una nausea che da il voltastomaco condita dalla paura.

Masse di buoi si muovono..

 

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