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Obiettivi 2015: mettiamoci al lavoro

Oggi voglio scrivere qualcosa a proposito degli obiettivi..si lo so cosa stai pensando è banale, ne hanno scritto a migliaia, è la solita solfa.

Si è vero è argomento letto e riletto però quando chiedo alle persone che seguo se hanno scritto i loro obiettivi per il 2015 o per i prossimi 5 anni mi rispondono che lo devono ancora fare o che non sanno come fare e se lo faranno. Con questo post voglio inchiodarti all’azione.

Poco fa ho messo a punto i miei obiettivi dettagliati per l’anno 2015 e sono decisamente soddisfatto perché ci sono tante cose veramente importanti ed in linea con la mia missione.

Scrivi i tuoi obiettivi

Premessa: perché è così importante scrivere obiettivi?

Ci sono molti importanti motivi li riassumo velocemente per punti chiave:

  1. Nel momento in cui determino un obiettivo i miei corpi mentale, emotivo e fisico si allineano e ciò giova decisamente alla mia presenza e risveglio. Lavorando sugli obiettivi sviluppo capacità di attenzione, focus ed energia creativa (divento in qualche modo un maghetto).
  2. Nel momento in cui determino un obiettivo mi sto aprendo una possibilità nello spazio delle varianti quantistiche. Come faccio a creare qualcosa se non la immagino prima? Quando fisso un obiettivo sto dando energia ad una possibilità e non rimane soltanto un vago desiderio onirico..
  3. Se determino e scrivo i miei obiettivi riesco a fissarli nel subconscio e ciò crea un allineamento maggiore tra ciò che voglio a livello consapevole e profondo.
  4. Scrivere degli obiettivi con l’intenzione di perseguirli ci fa sentire vivi, vitali, energici e gioiosi. Sentiamo di aver compiuto qualcosa di importante. Da anche una direzione alle nostre emozioni ed energie mentali che altrimenti sarebbero disperse.
  5. Come faccio a creare qualcosa nella mia vita se non so cosa esattamente? So molte volte cosa non voglio e poi magicamente le cose vanno proprio verso questa nefasta direzione..

Veniamo ora alla parte pratica operativa.

Prendi un block notes oppure un foglio grande. Scrivi in cima ANNO 2015, OBIETTIVI ed il tuo nome e cognome.

Butta giù come ti vengono in mente gli obiettivi concreti senza stare troppo a pensare. Cerca di essere realista e pratico. Dopo averli buttati giù guardali con l’occhio del cuore e chiediti se ciò che hai scritto è tuo o appartiene a qualcun altro. Quando avrai scremato gli obiettivi reali e sinceri vicino a ciascuno indica una data di inizio e termine di ultimazione dell’obiettivo ( indica il mese).

Una volta fissati i tempi puoi anche inserire una lista di azioni pratiche da compiere per avvicinarti all’obiettivo (inviare mail, contattare telefonicamente etc.). Puoi spingerti fino ad essere molto specifico. Elenca le azioni per priorità.

Se vuoi, visto che il foglio potrebbe risultare caotico puoi riprendere tutti gli obiettivi ed ordinarli per cronologia (da gennaio a dicembre 2015). Nelle azioni pratiche seguirai la cronologia ed i criteri di priorità che ti si dato.

Allora prenditi tempo e spazio ed inizia subito a scrivere.

Posso confermarti che questa azione semplice avrà un impatto enorme sulla tua vita e ti accorgerai con il tempo quanto potere è nascosto in te. Quando scorro ogni sei mesi i miei obiettivi e mi accorgo che tutto o quasi è stato realizzato sorrido con consapevolezza.

Con il cuore

Luigi Miano

 

 

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2° PROBLEMA: NON SAPERE VERSO QUALE DIREZIONE MUOVERSI

Continuo l’analisi dei singoli punti contenuti nel post http://luigimiano.me/2013/03/18/le-piu-grandi-difficolta-degli-esseri-umani/ che ritengo molto importante.

Uno dei problemi più rilevanti che affligge oggi l’umanità è quella che Victor Frankl definisce assenza di significato ed io aggiungerei cronica. Cosa significa in pratica? Che non si sa che senso abbia la propria esistenza ed a cosa serva.. Una delle domande più potenti che ho posto lungo il mio cammino è stata: A COSA SERVE LA MIA VITA? Prova anche tu… verrai scosso interiormente. Oggi nella gran parte dei casi ci si lascia vivere e non si chiede nulla a sé stessi. E poi si vive un senso di vuoto interiore e di ansia, inquietudine e malinconia se non vera depressione. Ma si butta la polvere sotto il tappeto e si tira avanti. E la vita perde significato e bellezza e diviene un vuoto contenitore privo di significati.

Lo scopo della vita

Ieri leggevo lo splendido libretto di Eckart Tolle Il senso vero della tua vita in cui egli distingue tra scopo primario e scopo secondario. Lo scopo primario è quello di essere nella presenza e nel momento perché non esiste null’altro che questo. Lo scopo secondario che ha comunque una funzione è proiettato sul futuro e non nel presente.

Sono d’accordo con il Maestro e l’essenza della nostra ricerca interiore dovrebbe essere proprio quella che dice. E’ pura energia femminile quella di essere accoglienti dell’attimo, del qui ed ora e che esso sia abbondante a ricolmarci di gioia. Ma il mio impeto guerriero e la mia energia “penetrativa” maschile mi dicono qualcos’altro. MI spingono a definire scopi di vita che mi trascinino verso la ricerca continua e soltanto sapere che esistono mi da una grandissima gioia. La gioia del significato secondo me discende dal sapere che c’è una direzione. Fosse anche una direzione che non riusciremo a completare in questa vita ma che ci sta in qualche modo forzando a cambiare e divenire esseri umani più grandi.

Moltissimi esseri umani amici coachee mi chiedono come possano fare ad identificare i propri scopi e la propria missione di vita. Io suggerisco questo: non sarà mai la ragione a definirli, ma l’intuito. Quindi bisogna adottare un altro approccio. Un approccio intuitivo e creativo alla vita che è esattamente l’opposto di quello che ci hanno insegnato alla scuola e non solo..

Bisogna sentirsi cullare dallo spirito e dalle correnti della vita a cui ci si può dolcemente abbandonare. Finché saremo con il coltello tra i denti nella vecchia logica competitiva difficilmente troveremo lo scopo. Finché vivremo nella mente e saremo seppelliti dalla sua spazzatura (pensieri, convinzioni, idee, immaginazione negativa) non riusciremo a venire in contatto con il nostro autentico sé ed allora sarà difficile sentire cosa siamo venuti a fare qui sulla terra. Arrendendoci all’anima, all’intuizione al vivere senza controllo esterno potremo cominciare ad intuire qualcosa.

Ti invito a cominciare a far caso ad ogni segnale  esterno della tua vita che possa indicare un filo conduttore, una strada autentica. Fai caso a ciò che ti viene detto da alcuni esseri umani più saggi, agli incontri a ogni sincronicità che potrebbe all’apparenza sembrare banale ma che in realtà vuole comunicarti qualcosa di profondo.

Ci tengo al tuo parere fammi sapere cosa ne pensi.

Con il cuore

 

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