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IL LAVORO COME AMORE

Credo che oggi ci sia una grande emergenza del lavoro. Oggi ci sono persone che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro(giovanissimi), ci sono persone che hanno perso il lavoro e non riescono a rientrarvi. Ci sono persone che si licenziano per la disperazione di dover accettare condizioni lavorative che vanno contro sè stesse. Ci sono persone che sopportano di lavorare senza alcun amore anzi direi con avversione.

Il lavoro è parte integrante della vita di un essere umano.

Non è un dovere e basta è qualcosa che può elevare la persona. Il lavoro sopportato o abbandonato o rifiutato oppure non trovato crea un danno alla persona ed alla collettività.

 

 

Quante persone incontro oggi che si percepisce che detestano la loro attività ed allora il servizio che offrono è scadente, non apprezzabile. A cascata tutto ciò ha delle ripercussioni sull’andamento della società e dell’economia.

Voglio riportare alcune frasi di Gibran dal profeta a proposito del lavoro: “…quando lavorate con amore v’impegnate verso voi stessi, verso gli altri e verso Dio. E cos’è lavorare con amore? E’ tessere la tela con fibre tratte dal cuore, come se il vostro amato dovesse poi indossarla. E’ costruire una casa con affetto, come se il vostro amato dovesse poi abitarci….”

Che bella questa descrizione del lavoro, credo che aiuti a riconciliarci..LAVORARE CON AMORE SIGNIFICA PENSARE AL DESTINATARIO DEL NOSTRO LAVORO ED AL SUO BENEFICIO, come se fosse la persona a noi più cara.

Ho provato sulla mia pelle cosa significa quello che racconta Gibran. Due lavori, da un lato quello che detestavo e dalll’altro quello che amavo con tutto il mio essere. Il lavoro che detestavo che produceva soltanto errori, superficialità e disprezzo. Non apportando alcun beneficio agli altri anzi direi più che altro danni. Dall’altro il lavoro eseguito con passione, con amore, con il cuore pensando a quanto stessi facendo del bene  chi ne beneficiava. C’è un abisso tra queste due posizioni..

Quando lavori per amore e con amore sei appagato, senti una sintonia con  gli altri, ti senti in pace. Quando lavori disprezzando sei stanco, sfiduciato, non ti senti a posto.

Gibran è molto duro su questo punto: ” Il lavoro è amore reso visibile. E se non sapete lavorare con amore ma solo con avversione, è meglio per voi che mettiate da parte il lavoro e vi sediate alla porta del tempio, prendendo l’elemosina da chi lavora con gioia”.

La soluzione di Gibran è simbolica e provocatoria. Io voglio darti delle soluzioni pratiche.

1) la prima possibilità è che se tu hai un lavoro che detesti cominci ad afrontarlo con spirito differente. Mettici amore, pensa ai destinatari del tuo lavoro. Metti amore in quelo che fai.

2)la seconda è possibilità è cercare ciò che veramente ami. Il lavoro che ti renderebbe felice ed un cui sai che sicuarmente potresti mettere tutto te stesso. Ed applicarti per renderlo il tuo unico lavoro.

3)Se tu hai perso il lavoro oppure lo stai cercando per la prima volta approfittane per non fermarti al primo lavoro che trovi. Cerca quello che ami, cerca quello che ami.

4)Quando non sai cosa fare siediti alle porte del tempio e rifletti, senti il tuo cuore.

Dammi tue notizie e rendimi partecipe

Con il cuore

Luigi

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LA RICERCA DELLA FELICITA’

http://luigimiano.com/blog/audiolibro/

 

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