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Corso di risveglio sul Vangelo

«35Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 39Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

41Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito?43Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. 44Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.45Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

47Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Mt 24,42-51

 

Ecco un brano meraviglioso tratto dai Vangeli in cui si parla sotto forma metaforica di risveglio.

Vediamo di interpretarlo frase per frase.

gesu-bussa

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese

Pronti significa essere presenti, svegli, nel qui ed ora. Con le vesti ai fianchi e le lampade accese: preparati dal punto di vista fisico, emotivo e mentale. Pronti e svegli poiché si è seguito un cammino di risveglio. Le vesti ai fianchi indicano la capacità di essere sempre pronti al lavoro. Le lampade accese la capacità di gestirsi interiormente avendo fede e volontà.

 

siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Il padrone potrebbe essere paragonato all’anima, al grande osservatore, che noi dobbiamo continuamente cercare attraverso il lavoro sulla presenza. Noi dobbiamo aver presente che il padrone c’è e può tornare in qualsiasi momento. Dobbiamo essere pronti ad aprirgli la porta!

 

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Quando l’anima verrà ritrovata si potrà mettere al servizio della vita dei servi. Ed allora avremo una vita di servizio con l’anima che ci dirigerà verso la bellezza e la coscienza.

 

E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Quando i servi si sono preparati adeguatamente ed hanno trovato l’anima. Saranno beati!

 

Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 

Se viviamo nell’anima non ci faremo trovare impreparati nel gestire i nostri corpi.

 

Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Teniamoci tutti pronti perché ci sarà un momento determinante in cui il figlio dell’uomo verrà a trovarci. Non lo sappiamo quando..nessuno sa. Ed allor perché rimandare?

 

Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito?Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

Pietro, che è sempre molto umano e pragmatico, si chiede a chi sia rivolta questa parabola così potente. Se agli addetti ai lavori o a tutti.

E Gesù non risponde direttamente. Ma fa riferimento all’Amministratore fidato e prudente.  L’amministratore che saprà gestire i suoi corpi, emotivo, fisico e mentale, a tempo debito e con la giusta razione di “cibo”.

 

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

La tentazione del servo potrebbe essere quella, non vedendo risultati nella sua vita, di lasciarsi andare. E le conseguenze non saranno affatto piacevoli!

 

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