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Archivi categoria: GESTIONE DEGLI ESSERI UMANI

Scuola pratica di leadership

Questo laboratorio è un mio sogno che si avvera e un impegno sociale.

Ho voluto mettere un impegno così importante nel creare una scuola unica ad altissima energia e che potesse veramente costituire una fucina di leader. Non ho alcun interessa a contribuire alla creazione di gregari o seguaci mi interesse invece contribuire a creare veri leader.

Ho immaginato un laboratorio permanente in cui si potessero incontrare progetti, visioni, idee e che fosse la concretizzazione di quanto spiegato durante il corso Azienda Quantistica.

Molte volte si esce dai corsi pieni di motivazione e nuove idee, ma dopo poco tempo questa fiamma sembra spegnersi. Io ho pensato di mantenere accesa la fiamma e che nulla sia soltanto teoria ma applicazione pratica, sperimentazione e crescita nel quotidiano.

Una fucina di idee e nuovi leader pronti a propagare la loro energia nel mondo!

Un progetto che nasce dal cuore e per me impagabile.

Luigi Miano

1° INCONTRO – SABATO 16 MAGGIO

Il primo incontro avrà come argomenti principali: il carisma ed il focus.Vi saranno continue esercitazioni pratiche e compiti a casa.

Trattando le persone per ciò che sono le renderemo peggiori; provando, invece, a trattarle per ciò che vorrebbero essere, le renderemo capaci di diventarlo davvero.
Johann Wolfgang Goethe

Il vero leader è colui che impugna il potere e non lo trattiene a sè, ma lo trasmette come una fiamma olimpica.
Stephen Littleword

Ci sono tre tipologie di leader. Quelli che ti dicono cosa fare. Quelli che ti lasciano fare ciò che vuoi. E i leader “lean” che vengono da te e ti aiutano a scoprire cosa fare”
John Shook

Quasi tutte le persone sono in grado di resistere alle avversità. Se vuoi testare davvero il carattere di un uomo, dagli il potere.
Abraham Lincoln

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COSA OTTERRAI FREQUENTANDO IL LABORATORIO

  • FOCALIZZAZIONE SUL TUO PERCORSO
  • CAPACITA’ DI RAGGIUNGERE E PERSEGUIRE I TUOI SOGNI ED OBIETTIVI
  • CAPACITA’ DI PERSUASIONE
  • CAPACITA’ DI ESPRIMERE CON EFFICACIA LE TUE IDEE
  • GRANDI ABILITA’ ORATORIE
  • ABILITA’ A GESTIRE TE STESSO/A E GLI ALTRI
  • CARISMA E MAGNETISMO PERSONALE
  • DETERMINAZIONE
  • AUTOSTIMA

I dettagli della scuola

QUANDO

A partire da sabato 16 Maggio 2015 dalle ore 10:00 alle 13:15 (a breve verrà comunicato il calendario). Il primo incontro verterà sul carisma e sul focus. Vi sarà un incontro a giugno e poi la pausa luglio agosto per riprendere a settembre;

QUANTO

1 volta al mese – mezza giornata pomeridiana o mattutina – durata complessiva del progetto 6 mesi e quindi di 6 incontri;

DOVE

Work it out Cowo 360, Via Vacuna 96 Roma (a due passi da Stazione Tiburtina);

NUMERO MAX PARTECIPANTI

15 partecipanti massimo che siano disposti a mettersi in gioco e lavorare su di sé;

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE E PRENOTAZIONE

30 EURO ad incontro, a titolo di rimborso spese. Prenotazione obbligatoria via mail a Lauramlaurabaldi@libero.it oppure telefonica al 3887905337;

OBIETTIVI GENERALI

· Focalizzarsi sui propri obiettivi aziendali e professionali e sulla vision;

· Acquisire strumenti di leadership personale;

· Lavorare sul magnetismo personale e la capacità di persuasione e coinvolgimento;

· Stimolare il confronto ed il brainstorming al fine di agevolare la creatività e l’intuizione;

· Avere a disposizione uno strumento di verifica dei progressi ottenuti ed una supervisione sugli obiettivi da parte del coach;

· Usufruire di brevi interventi formativi di altissima qualità.

Scuola pratica di leadership

 

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QUANTO VALI NEL TUO LAVORO?

ESERCIZIO PER LA DETERMINAZIONE DEL TUO VALORE PROFESSIONALE

A premessa di questo post sul tuo valore professionale voglio specificare alcuni punti importantissimi (a mio parere):

  1. il lavoro o amore in azione come preferisco chiamarlo, è importantissimo ed occupa una porzione di vita grandissima. Non si può relegare il lavoro a funzioni marginali e pensare che la propria gioia derivi da tutto il resto (quando mediamente trascorriamo 8 ore al giorno 5 giorni su 7 almeno). Quindi noi abbiamo il dovere ed il diritto di cercare di svolgere il mestiere in cui possiamo esprimere tutte le nostre potenzialità, essere nella gioia mentre si lavora sapendo di poter dare un contributo all’umanità;

  2. il lavoro deve creare le condizioni per poter mettere alla prova i propri doni, talenti e capacità. Non dovremmo sentirci incompresi, inespressi o frustrati;

  3. il lavoro deve permettere di realizzare autonomia e libertà e permettere all’essere umano di non dover dipendere da nessuno. Il lavoro dovrebbe permettere di sganciarti dalla ricerca di approvazione o consenso. E’ come realizzare una opera artistica e mentre la realizzo non cerco pareri o consensi, lo faccio e basta! Poi metterò a disposizione di un pubblico quell’opera.

  4. Il tuo valore dipende esclusivamente dalla percezione che tu hai di te e del tuo lavoro e la tua fede rimane intatta nonostante tutto.

Valore professionale

Ed ora passiamo all’esercizio di auto determinazione del tuo valore professionale.

Cerca un angolo di pace e dedicati il tempo sufficiente a rispondere a queste domande.

  • Pensi di esprimere tutti i tuoi valori, il tuo mondo interiore, i talenti attraverso la tua attività?

  • Mentre svolgi il tuo lavoro ti senti in un flusso in cui perdi riferimenti spazio temporali?

  • Che contributo pensi di dare agli altri, al mondo attraverso la tua attività?

  • Quale è la differenza che pensi di fare nella vita delle persone?

  • Perché ha valore ciò che doni attraverso la tua opera?

  • Quanto pensi sia giusto che tu venga pagato?

  • Oltre al guadagno cosa pensi di meritare in cambio della tua opera?

  • Qual è la tua visione tra 5, 7 e 10 anni del tuo lavoro e della tua organizzazione?

Di questo e molti altri importantissimi argomenti parleremo nel Corso Azienda Quantistica che si svolgerà a Roma il 14 marzo http://www.luigimiano.com/la-quantistica-azienda-la-volta-roma.

 

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Testa la tua leadership

Sto creando, per ora a Roma, una scuola di leader della Nuova Era. Si inizia con il Corso l’Azienda Quantistica che trasmette le basi di un pensiero rivoluzionario e si continua con un laboratorio permanente. C’è grande intento, visione e volontà. Sono convinto che non si possa creare un nuovo mondo se non si parte dai leader che abbiamo oggi a disposizione in Italia. Magari sono ancora leader potenziali che non hanno ancora acquisito le basi del nuovo pensiero oppure non hanno consapevolezza della loro forza e si sentono soli. A questo serve la scuola: conoscenza, cooperazione, brainstorming, scambio di informazioni ed allenamento costante. Non è un percorso leggero e tantomeno superficiale. Richiederò tanta partecipazione attiva e coinvolgimento diretto ed i compiti da portare a casa. Se vuoi richiedere informazioni sul corso, sulla scuola e su come aderire puoi scrivere una mail alla gentilissima Laura che ti risponderà amorevolmente e con sollecitudine mlaurabaldi@libero.it.

Il mondo non cambia dalla massa ma può essere cambiato da pochissimi leader consapevoli di essere tali!

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Voglio qui fare un piccolo test di ammissione, un gioco tra me e te.

Premessa: per essere un leader, e quindi per guidare gli altri ho bisogno di saper guidare me stesso/a. Ti farò qualche domanda per verificare a che punto ti trovi come leader di te stesso e poi degli altri. Prenditi tutto il tempo ed il giusto spazio per rispondere con calma perché le domande sono piuttosto introspettive. Rispondi sinceramente perché lo stai facendo per te.

Veniamo ora alle domande:

  1. Hai problemi relazionali al lavoro, con il tuo boss oppure con i tuoi collaboratori o colleghi? Come affronti, se li affronti, questi problemi? Perdi le staffe oppure sei presente e sfrutti queste occasioni per evolverti? Utilizzi le emozioni che scaturiscono da queste occasioni oppure ti fai dominare? Senti un impulso a fuggire oppure a stare dentro le situazioni? Ti senti vittima degli eventi?

  2. Accetti o hai accettato di buon grado il fatto di essere subordinato a qualcuno? Accetti o non accetti la gerarchia? Ti senti un ribelle oppure un essere umano libero ed equilibrato?

  3. Se subisci una ingiustizia come agisci o reagisci? Sai gestire tutte le emozioni che scaturiscono da questa situazione? Riesci a guardare oltre l’ingiustizia?

  4. Sai elaborare un obiettivo e mantenere la rotta fino al suo perseguimento nonostante le difficoltà? Ti lasci distrarre facilmente oppure riesci a mantenere una forte focalizzazione? La tua mente è disordinata e caotica oppure calma e focalizzata? Hai la capacità di usare la visualizzazione creativa?

  5. Come tratti il tuo corpo? Sei attivo? Se ti dicessi di creare un piano giornaliero di attività fisica da mantenere a tutti i costi sapresti farlo?

  6. Ti senti un lavoratore dipendente oppure autonomo? Saresti in grado di organizzare mezzi, risorse e uomini? Che rapporto hai con i soldi, positivo o negativo? Che qualità di relazioni hai nella tua vita?

  7. Hai chiara la direzione della tua vita? Hai scopi o sogni elevati oppure campi alla giornata?

  8. Conosci il valore della presenza e del vivere qui ed ora oppure non ne hai mai sentito parlare? Dove passi la gran parte del tuo tempo: nel passato, nel futuro oppure qui ed ora?

  9. Credi in te, nelle tue idee, nel tuo lavoro? Se qualcuno mette in discussione il tuo lavoro ti butti giù oppure riesci a metabolizzare e riprendi la strada del sogno?

  10. Sei accogliente, empatico, paziente? Riesci a percepire le persone oltre l’apparenza, a sentire il cuore ad andare oltre le loro condizioni visibili?

  11. Le persone ti seguono? Credono in te e nelle tue idee? Senti di essere magnetico oppure nessuno ti ascolta e le tue parole cadono nel vuoto? Sei in grado di parlare in pubblico in maniera efficace, senza dubbi o tentennamenti, senza paura?

  12. Hai paura del futuro o del presente? Ti spaventano responsabilità oppure compiti molto elevati?

  13. Ti senti al servizio del prossimo e della società oppure pensi che la cosa più importante sia coltivare il proprio giardino ed accumulare potere e soldi?

  14. Sei pronto/a a riconoscere i tuoi errori e valutarli per crescere, ad accettare critiche costruttive, a guardarti dentro anche nelle pieghe più oscure della tua personalità?

  15. Senti di vivere nel cuore oppure nella mente? La tua vita ti fa vibrare dentro di gioia? I tuoi scopi ti fanno sentire vivo/a? riesci ad entrare in contatto con l’intuizione spirituale?

  16. Conosci la PNL, la fisica quantistica, le leggi universali ed esoteriche? Le applichi nella tua vita quotidiana oppure lasci che sia tutta teoria?

Qui mi fermo perché mi rendo conto che le domande sono tante e richiedono un grande sforzo di autoanalisi obiettiva.

Ti chiedo se vuoi, dopo che avrai risposto alle domande, di pubblicare in calce al post le tue sensazioni, cosa pensi veramente della tua leadership e a che punto pensi di essere. Pensi di avere la stoffa del leader? Oppure se vuoi puoi scrivermi in privato a info@luigimiano.com.

Ti ringrazio veramente con il cuore.

Luigi Miano

Life e Business Coach

 

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Perdonare chi o cosa?

Come si può in genere perdonare loro, se essi non sanno ciò che fanno? Non si ha proprio niente da perdonare. – Ma sa mai un uomo pienamente ciò che fa? E se questo rimane sempre perlomeno un dubbio, allora gli uomini non hanno mai qualcosa da perdonarsi, e essere clemente è, per il più ragionevole, una cosa impossibile. Da ultimo: anche se i malfattori avessero veramente saputo ciò che facevano – noi avremmo avuto comunque il diritto di perdonare solo se avessimo avuto il diritto di accusa e di punizione. Ma questo non
l’abbiamo.

Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80

 

 

Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa ne perdonare ne punire.

Mahatma Gandhi

 

 

Il perdono è un percorso del cuore affascinante che passa attraverso sentieri lunghi, faticosi e contorti. E’ un percorso che iniziamo al buio per poi riscoprirci in una vallata di luce. E’ un viaggio all’interno dei meandri della personalità e dell’ego che devono farsi da parte per permettere il risplendere dell’anima.

Il perdono è una delle pratiche spirituali più importanti e potenti che possiamo sperimentare nella nostra vita. Perdonare “l’altro” (che non è mai altro) significa perdonare noi stessi e perdonare noi stessi significa perdonare l’altro.

Quando pensiamo, o meglio la nostra personalità reattiva crede, che sia stato commesso qualcosa ai suoi danni i primi pensieri che ci animano sono di vendetta ed affermazione. Siamo letteralmente accecati perché pensiamo che sia stato fatto qualcosa di pesante a noi stessi ( di chi stiamo veramente parlando? ), che ci sia stato sottratto qualcosa (ma qualcosa ci appartiene veramente?) oppure che sia stato arrecato un danno (può esserci un danno?). E quindi come ci comportiamo? Occhio per occhio dente per dente! Vendetta a tutti i costi e volontà di supremazia attraverso l’aver ragione che tanto bene ci fa sentire ma che non permette la nostra crescita. Questa vendetta apparentemente da sollievo, ci fa sentire meglio. E’ una affermazione “egoica” puramente illusoria .

Ma se vediamo meglio taglia il ponte che ci traghetta dall’altra parte, nella dimensione dell’apertura di cuore. Come si può portare a termine un percorso di evoluzione spirituale senza perdonare o chiudere tutte le pendenze lasciate aperte? Come si può esercitare una leadership di servizio se non siamo in grado di amare tutti i nostri nemici? Ci stiamo pesantemente danneggiando e precludendo l’accesso a dimensioni di liberazione interiore. Il mancato perdono ci blocca sul passato e sui nostri corpi di dolore attivi. Ci preclude il passaggio ad un gradino successivo. Libera tossine emozionali all’interno di noi che ci inaridiscono.

Quella descritta precedentemente è la reazione dell’uomo medio, di colui che brancola nel buio perché identificato nella sola personalità a cui ciecamente crede. E allora lì fuori c’è un nemico, c’è un avversario, c’è qualcuno che ce l’ha con noi e che vuole il nostro male. A cominciare dai genitori che tanto male ci hanno fatto ed i fratelli, le sorelle , i suoceri etc. La lista è lunga ma normalmente si incomincia da coloro che ci hanno allevato che sono quelli che più difficilmente si perdonano (sembra strano ma è così). Portiamo avanti rancori per decenni o per tutta la vita, a volte per il nulla. Arriviamo in punto di morte senza aver concesso la parola a nostro padre o madre o fratello. Una parola non detta o detta male, un invito non accolto, un augurio non espresso. Ed altre questioni infinite. Si aprono mondi su questi mancati perdoni. Costruiamo interi film o sequel. Il mondo sembra cospirare contro di noi. E la cosa sorprendente è che questo succeda proprio a coloro che affermano di essere su sentieri spirituali o di applicare la Parola del Signore.

Perdono

Come si può portare avanti un percorso di evoluzione spirituale e di apertura del cuore senza concepire l’idea del perdono? Ma come scrive Gandhi solo i forti sanno perdonare e qui si intende la forza spirituale di colui che conosce la profondità della propria essenza. Colui che sa intimamente che nulla e nessuno possa sottrarre qualcosa alla sua vita anzi. Perdonando non stai cedendo nulla anzi stai aggiungendo sino a sentirti ricolmo di amore. Con un solo gesto compi un miracolo di inaudita forza spirituale in cui si concentra una mancanza di giudizio, di lamentela, di senso di vittimismo. In un solo gesto riconosci la tua divinità e la forza dell’infinito. E’ un gesto strabordante fatto per noi ma anche a beneficio dell’umanità.

Il perdono o meglio il processo del perdonare non è una concessione che viene elargita dall’alto a qualcuno che comunque giudichiamo come colui che ha sbagliato. Perdonando non stiamo facendo favori a nessuno. La persona che abbiamo perdonato potrebbe non saperlo mai e comunque questo gesto potrebbe non avere alcuna incidenza su di essa (oppure innestare processi di cambiamento interiore rivoluzionari). Non pensiamo ingenuamente che perdonando stiamo facendo del bene a colui che perdoniamo. Non è una assoluzione! Stiamo parlando della più grande tecnica di trasformazione interiore.

Ma come scrive sorprendentemente Nietzsche: Non si ha proprio niente da perdonare, ed aggiungo che nessuno ci ha mai fatto nulla. Perché la vita è un mosaico perfetto di azioni ed interazioni che portano verso un destino evolutivo che per noi è il migliore che ci possa essere. E se anche ci fosse stata la nostra crocifissione questa ha un significato evolutivo per noi così profondo da portarci verso una gratitudine da far scendere le lacrime. C’è bellezza e perfezione in tutto questo processo, dalla sofferenza alla liberazione. Un attrito che ci permette di evolvere verso l’apertura del cuore.

Perdonando stiamo facendo la più grande azione di amore della nostra vita nei nostri confronti ma anche nei confronti dell’umanità intera.

Nelson Mandela che esce dal carcere dopo 26 anni di carcere e perdona provoca uno spostamento dell’asse dell’amore terrestre! E come lui disse: “Il perdono libera l’anima e cancella la paura”.

Perdonando i nemici fino ad amarli e pregando per i miei persecutori sto mettendo in movimento una energia di amore che sposta gli equilibri del mondo. E’ un gesto sovraumano, è un’opera alchemica miracolosa. Quando ci chiediamo: “cosa posso fare per migliorare me stesso e la mia esistenza?”, ecco la risposta.

Ecco come si diviene in pratica dei guerrieri di amore, come era Gesù, mettendo in pratica il perdono.

Io ho perdonato perché non  ho nulla da perdonare. Nessuno mi ha fatto mai nulla di male. Nessuno ha commesso nei miei confronti qualcosa che mi abbia arrecato danno. Io vedo gesti di amore nei limiti di ciò che quegli esseri umani potevano esprimere in quel momento della loro vita. Hanno fatto comunque il massimo. E come si può allora perdonare colui che non sa ciò che ha fatto perché il suo stato di coscienza non permetteva di saperlo. Era comunque un atto di amore.

Ho trasformato il perdono in gratitudine quando ho visto veramente ciò che è accaduto nella mia esistenza. Ho potuto guardare quegli atti di grande perfezione nascosti dietro comportamenti della famiglia apparentemente viziati nell’amore ma essi stessi così intrisi di amore invece da non poter vedere null’altro.

Il perdono nasce dal riuscire a guardare questo mosaico nella sua completezza, comprendendo oltre la ragione sostando per un attimo nella intuizione pura del cuore. Si parla tanto di miracoli ma cosa è tutto questo se non un miracolo?

E quando accade il perdono sembra non accorgersi di nulla..cosa accade? Il perdono non si accorge di sé stesso perché non c’è niente e nessuno da perdonare. E’ come se tutto il polverone sia sparito in un attimo. I ricordi, i pensieri, le emozioni tutto sparito! E così al loro posto in un attimo c’è una perfezione che sembra spalancare le porte del cuore. E tutto ciò sarà per sempre.

Con il cuore

Luigi Miano

 

 

 

 

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