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Decalogo dello schiavo

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Ecco il decalogo dello schiavo moderno:

  1. Svolge un lavoro che non ama esclusivamente per lo stipendio;

  2. Attende con ansia il fine settimana per potersi immergere nei centri commerciali oppure trascorrere un week end fuori porta;

  3. Odia il lunedì ed ama il venerdì pomeriggio, si affligge la domenica sera;

  4. Il suo lavoro e la sua vita sono contrassegnati da una mancanza di scopo e di creatività;

  5. La sua settimana è contrassegnata da una pianificazione maniacale e asfissiante. Non sopporta i contrattempi;

  6. E’ in preda all’ansia, vive tra passato e futuro, ignora la presenza ed il presente, dorme verticalmente;

  7. Si nutre di informazione dai media e crede che sia tutto vero;

  8. Non ha gestione del suo mentale confusionario e delle emozioni fuori dal controllo. Non ha capacità di concentrarsi, non legge libri e se legge soltanto libri commerciali;

  9. Si lamenta continuamente e pensa di essere sfortunato e che sia sempre colpa di qualcun altro;

  10. Si muove con la massa e pensa che sia giusto ciò che vogliono tutti.

 

 

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Riprendiamoci ciò che abbiamo ceduto!

Siamo stati allevati senza alcuna percezione del nostro autentico, animico valore. Siamo stati misurati fin dalla culla sulla base di elementi materiali e comportamentali assolutamente privi di autenticità. Ci è stato insegnato da parte delle forme pensiero collettivo che ci sono persone talentuose (pochissime) che diventano le star e poi ci sono la gran parte che vivono costantemente nella mediocrità di pensiero, azione e parola. Abbiamo avuto una educazione cerebrale, mnemonica, basata sull’ingurgitare  tonnellate di dati che ci ha reso così poveri intellettualmente e creativamente e ci ha distolto dal credere che la nostra essenza sia nell’anima.E così abbiamo visto per decenni persone che gestivano il potere materiale e personale essere così distanti dalla vita da schiavi che andavamo (sotto condizionamenti fortissimi) a creare pensando che quello fosse l’unico modello di vita esistente. Il lavoro è diventato  la fatica che è servito per poter sbarcare il lunario e poi arrivare alla pensione. Una casa ce la siamo dovuti pagare con un mutuo pesantissimo che ha accresciuto ancora di più i nostri vincoli falsi. E non ci è mai venuto in mente che questo fosse un teatrino creato ad arte, una trappola letale per le nostre esistenze.La vita è divenuta una espressione di un incubo in attesa del termine.

Guerriero

Bene, è giunto il momento di riprenderci ciò che abbiamo ceduto e di vivere nel nostro autentico centro di gravità che risiede nell’anima. Siamo al punto di non ritorno: o riprendiamo a costruire una esistenza basata sull’espressione artistica e sul potere divino personale oppure possiamo totalmente lasciarci andare alla deriva di forze che ignoro dove possano condurci. Facciamo ora emergere i nostri progetti e sentiamo i talenti, i nostri swing interiori e l’assoluta unicità della nostra espressione autentica. Noi siamo capolavori autentici, pezzi unici, espressioni del divino.

Cosa sei in grado oggi di donare al mondo? Te lo sei mai chiesto? Cosa ti rende unico e divino? Quale sono gli elementi della tua autenticità che vibrano di gioia ed amore al solo pensiero di poter essere messi in condivisione? Cosa sei disposto a fare per il mondo affinché tu possa lasciare una traccia e donare qualcosa di unico? Cosa vibra in te quando ti poni queste domande? Lascia stare la ragione abbandonati al non pensiero, all’intuizione pure, cosa accade? Riesci a scorgere il tuo valore? Lo senti, lo vedi? Lo accetti, lo riconosci? Sei pronto a prenderti la responsabilità di sentirti meritevole di potere ricevere qualcosa in cambio? E cosa desidereresti ricevere in cambio di questo amore che sei pronto a riversare sull’umanità? Quale messaggio vuoi portare al mondo?

Con queste domande sto provando a spostare l’asse della tua esistenza. Dalla normale, comoda, spenta mediocrità ad un significato profondo scomodo ma illuminante, straordinario, entusiasmante. Ecco la nostra materia è l’entusiasmo.

Sposta l’asse della tua esistenza verso una connessione immateriale, divina basata su un continuo stato intuitivo che ti permette di sentire un senso antico di libertà interiore. Non temere di scorgere questa grandezza, questa valanga di amore ed energia scoppiettante. Questa è la vita e questo sarà l’insegnamento. Le scuole, gli educatori, i mentori sapranno insegnare proprio questi principi. Allora riusciremo ad uscire da questa mediocrità e tristezza che avvolge gli esseri umani.

Con il cuore

Luigi Miano

 

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SEMPRE PIU’ POVERI?

Non vedo telegiornali se non occasionalmente e quando li osservo con attenzione capisco tutti gli intenti manipolatori che ci sono dietro e sorrido! Ritengo i media responsabili in buona parte della creazione di uno stato di coscienza collettivo arretrato e così schiavizzato. Il messaggio insistente dei media di questi tempi è.

ATTENZIONE TI STAI IMPOVERENDO, CI SONO TANTE PERSONE CHE NON CE LA FANNO.

Attenzione alle scelte che fai, devi lavorare sempre di più per stare a galla, lotta contro tutti, è colpa degli evasori.

Questi messaggi subdoli cosa generano nella coscienza diffusa? La sensazione di non farcela, la paura, il senso di insicurezza..Ci si sente sempre meno padroni delle proprie esistenze, incapaci di fare scelte responsabili ed in balia degli eventi. Una coscienza di questo tipo è evidente che è facilmente influenzabile e manipolabile.

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Oggi moltissime persone si lamentano del proprio stato finanziario: “non si campa più”, “come faccio a pagare le bollette?” “come posso tirare avanti con la famiglia ed i figli?”.

In questa situazione psicologica non si ha la libertà di poter scegliere e si subisce il proprio presente: lavoro, tenore di vita, aspirazioni. Non si ha più la forza ed il coraggio di sognare orizzonti più arditi di quelli che si hanno davanti tutti i giorni. La routine ti schiaccia verso il noto e tutto rimane uguale anzi peggiora!

La conseguenza peggiore è il senso di impoverimento. Si ragiona da poveri, si sceglie da poveri e si acquista da poveri. Si pensa di non potersi permettere molto anche a volte l’essenziale. Non soltanto si risparmia su quello che si ritiene futile ma anche sulla spesa quotidiana. Si cerca il risparmio a tutti i costi. Cosa significa in pratica? Che mi studio tutte le offerte comparando i negozi tra di loro e mi giro cinque centri commerciali e confronto anche i centesimi. Mi faccio 10 chilometri per risparmiare un euro e magari ne spendo 20 in benzina.

Il risparmio sta divenendo una professione vera e propria! Ci sono professionisti del risparmio..

UN DELIRIO TOTALE!

C’è la caccia al ribasso e più vado verso il prezzo basso e maggiormente mi nutro di schifezze e riempo la casa di Made in China. Ed ecco che il mercato italiano va a farsi benedire. Vivo nell’illusione che sono un furbo perché sono riuscito ad ottenere l’offerta migliore.

Forse non sai che in primo luogo tu stai investendo energie e tempo in qualcosa che non migliora affatto la tua esistenza anzi ti schiaccia verso il basso e ti impoverisce sempre di più. Mi sembra di risparmiare quando sto perdendo soldi senza accorgermi da qualche altra parte. Da un lato poi mi comporto in maniera così razionale e poi irrazionalmente faccio rate per acquistare qualcosa che in questo momento non è indispensabile nella mia vita. Mi nutro di robaccia piena di conservanti e poi rateizzo l’Ipad 4 o 5 quando non è indispensabile.

C’è quindi una incongruenza nel comportamento del consumatore medio che non porta nulla di buono.

Abbiamo preso la china dell’impoverimento.

Come uscire da questo circuito perverso?

Il denaro è energia e lo stato finanziario è una situazione interiore. Tu come ti senti? Ricco o povero? Come ti senti produce il tuo stato interiore. Passi tempo a pensare come risparmiare o investi il tuo tempo a creare lavoro, ricchezza e benessere per la tua vita? senti di poterti permettere qualsiasi cosa o che non arrivi a fine mese? Quanti contanti tieni nel tuo portafogli? Nutri avversione per il denaro o senso di gratitudine? Cosa ne pensi dei ricchi veri? Li ammiri o li detesti?

Queste sono le domande essenziali per cominciare a ripristinare un tuo stato interiore di prosperità.

Quando avrai maturato la certezza incrollabile e non dipendente da fattori esterni che puoi avere ciò che vuoi quando ti serve sarai nella prosperità ed avrai invertito questa tendenza alla povertà.

 

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LA FOLLE SAGGEZZA

Ciao, voglio iniziare questo post con le parole di Emily Dickinson:

 

Molta follia è saggezza

per chi è in grado di capire

Molta saggezza -pura follia-

Ma è la maggioranza in questo, in tutto che prevale.

Conformati: sarai sano di mente

Obietta sarai pazzo da legare

immediatamente pericoloso e presto incatenato

Queste parole vanno a fondo, toccano interiormente

Esse sintetizzano la lotta dell’uomo della civiltà attuale: conformarsi o uscire dalla massa e seguire il proprio autentico destino. Ho già scritto tante volte (ttp://luigimiano.wordpress.com/2010/04/30/siamo-tutti-matti-applicazione-pratica/) prendendo spunto da Buscaglia e da altri autori: quando di daranno del matto sarai sulla via della guarigione.

L’archetipo del folle  o giullare è colui che può permettersi di prendere in giro il re. E’ creativo, giocoso, irriverente, anarchico anche amorale per certi versi. E’ LA PARTE LEGGERA DELLA NOSTRA VITA. E’ il fanciullo che ha completato il viaggio, quindi la parte migliore del fanciullo.

Il folle permette di rendere creativa e leggera la nostra esistenza, è estremamente sottile ed arguto.

E’ LIBERO E GAUDENTE.

E nelle nostre vite è presente questo saggio fanciullo folle?  Quanta leggerezza di questo personaggio abbiamo dentro di noi, quante volte ci permettiamo di prendere in giro il sovrano?

IL FOLLE CI PERMETTE DI VIVERE LE NOSTRE VITE CON UN DISINCANTO SAGGIO CHE CI ELEVA

Quindi la follia va di pari passo con la libertà e l’autenticità.

Il folle è anche saggio perchè sa accettare l’imponderabile senza perdere la fiducia in sè stesso.

Come sostiene Aldo Carotenuto: Solo sperando l’impossibile, questo prima o poi verificarsi. La vita di un essere umano è infatti il risultato dei suoi sogni, delle sue aspirazioni, e più queste misure sono misere, collettive, più il suo futuro sarà grigio, povero.

LA FOLLIA E’ LA NOSTRA PARTE SANA

E quello che ci dovrà preoccupare sarà questa normalizzazione imperante, questa omogeneità, uguaglianza diffusa, omologazione. Fare quello che fanno gli altri, essere come gli altri, seguire la massa fa perdere la nostra parte autntica, la nostra forza, di scegliere il destino.

Con il cuore

Luigi Miano

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