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Gestione della realtà

Gestione della realtà: alcuni principi dello specchio.

Mi accade un qualsiasi evento che io reputo negativo: io vorrei che accadesse qualcosa di completamente diverso.

Ecco che metto in azione l’ego o come la chiama Zeland l’intenzione interna.

Questo perché sono così fortemente  identificato nello specchio, nel mondo e nella personalità falsa.

Rispecchiamento

Ciò che il mondo sommerso crea e nel mondo sommerso è compresa anche l’anima, è ciò che realmente voglio e mi serve (fosse anche una malattia).

Se accetto e comprendo dentro di me il mondo vedendolo come una proiezione delle parti più profonde di me ecco che comincio a prendere consapevolezza delle parti nascoste.

Che succede con il tempo?

L’inconscio coincide sempre più con il vero sé ( o anima) e si discioglie. Io comincio a creare ciò che sento essere utile per me. Quindi ho una consapevolezza totale o quasi di tutto ciò che mi sta accedendo.

Altrimenti è una lotta continua.

Una intenzione interna che usa la forza per cambiare il mondo e lo specchio. E mi vado ad infilare sempre più nell’ego e questo crea tento conflitto e separazione. Il movimento contrario, verso l’unità, mi fa sentire in pace e sintonia con me stesso (o meglio la mia parte più profonda).

Partiamo da due capisaldi essenziali:

  • Il mondo lo creo io
  • Tutto ciò che accade nella mia vita mi serve ed è perfetto

E’ così difficile farsi attraversare da questi due principi? A quanto pare si, almeno nell’esperienza pratica. Serve tanto allenamento consapevole.

Ed è cosa sana inoltre come sottolinea Zeland non fissarsi sul mondo esterno, sull’ immagine rispecchiata ma andare a cercare l’unità di ragione ed anima dentro noi.

Fino a quando non c’è questa sintonia sarà molto difficile padroneggiare le leggi dello specchio.

Devo arrivare a sentire che qualsiasi cosa è dentro di me. Anche il peggiore dei serial killer..tutto è dentro. Non c’è un altro, non c’è un evento che accade e basta.

IO STO FACENDO ACCADERE, IO STO CAUSANDO L’EVENTO!

 

 

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Lo scopo tra Zeland e Tolle

Ieri leggevo l’ennesimo libro di Vadim Zeland, Transurfing oltre i confini della Matrix http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__transurfing-vivo.php. E commentavo a voce alta come spiega Zeland lo scopo non lo spiega nessuno, è un genio!

vadim_zeland_transurfing

Stamattina sfogliavo un libro completamente diverso di un maestro inarrivabile Eckart Tolle, Il senso vero della tua vita http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il-senso-vero-della-tua-vita-eckhart-tolle.php. Li dove Eckart distingue tra scopo primario e secondario.

Sono due approcci diversi, energia maschile quella di Zeland, quindi penetrativa, tesa verso l’obiettivo, con una giusta tensione ad aprirsi varchi nello spazio delle varianti. Energia invece di accoglienza e femminile di Tolle. Lo scopo primario per Tolle è accettare il momento presente e viverlo pienamente. Questo è tutto!

tolle

Mi chiedevo leggendo Tolle se sia possibile trovare una sintesi tra queste due posizioni e ritengo di si. 

Ecco la mia versione:

secondo Zeland e modestamente secondo il mio parere lo scopo ha la funzione di trasformare la vita in una festa. E non sarà importante il suo conseguimento ma la trasformazione lungo il tragitto. Se lo scopo sarà veramente nostro non avremo ansia, non avremo eccessive aspettative e la nostra gioia si tradurrà nel vivere momento per momento. Ed in effetti qui arriviamo alla compatibilità con l’idea di Tolle. Io posso vivere un tragitto all’interno di uno scopo ma farlo momento per momento. Non vivendo nel futuro che non esiste e toglie gioia ma esclusivamente nel presente, in tutto ciò che è.

Occorre trovare un equilibrio che ci permetta di essere sul momento senza lasciare da parte lo scopo. Una volta inglobato quest’ultimo sapremo che c’è e diventerà il nostro punto di riferimento. Ma non sarà una ossessione dell’ego, unica fonte di auto-realizzazione e felicità. Abbasseremo il potenziale di importanza riconoscendo il fallimento e non pensandoci più. Sapremo di poter viver anche senza scopo ma sarà importante la sua presenza costante.

Cosa ne pensi?

Nel prossimo incontro del PERCORSO PER GUERRIERI DI LUCE, parleremo di missione e scopo della vita. Clicca qui per informazioni dettagliate: 

http://luigimiano.com/blog/prossimocorso

 

 

 

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